Leaderhip: influenzare positivamente un gruppo di persone verso il raggiungimento di un obiettivo comune,
come posso migliorare la mia leadership?
Tanto per cominciare serve una grande motivazione! Sia da parte del leader e sia da parte dei collaboratori, il primo passo che noi ti suggeriamo è quello di imparare a riconoscerle e gestirle in maniera efficace!
Per agire con leadership si parte da qui, dalla motivazione del leader e del gruppo, anche gli esami ASFC valutano infatti la “conoscenza di sé” e la capacità di comprendere gli interlocutori.
Le motivazioni sono una dimensione estremamente importante, rappresentano l’energia che ci spinge all’azione e appartengono al nostro sistema valoriale, dipendono quindi da ciò in cui crediamo più profondamente ..ecco perché sono fondamentali per influenzare sé stessi e gli altri!
Se vuoi avere ascendente su un gruppo di persone devi quindi imparare a fare leva sulle tue e sulle loro motivazioni che, ovviamente, non saranno quasi mai le stesse.
Guardiamo insieme come fare...
L'approccio che ti proponiamo è ispirato agli studi di Eduard Spranger, uno noto psicologo e pedagogista tedesco, il primo ad avviare studi sulla formazione dell’uomo interiore.
Proviamo allora ad affrontare il tema delle motivazioni con questo modello di base molto efficace e semplice che in ambito professionale considera 6 profili caratterizzati da specifiche energie specifiche:
Teorico: agisce per la conoscenza, è animato da una forza motivazionale intellettuale è stimolato dalle opportunità, imparare e approfondire costantemente il proprio sapere.
Utilitaristico: si attiva in base all’utilità, è spinto da una motivazione orientata al risultato, investe tempo, talento, energia e risorse per ricevere un ritorno per sé o per i suoi collaboratori.
Estetico: è stimolato da un’energia motivazionale che ricerca l’armonia, cura l’aspetto di ogni cosa o circostanza, è stimolato dall’equilibrio dell’ambiente e del sistema in cui opera.
Sociale: agisce per gli altri, è stimolato da motivazioni che gli consentono di assistere le persone per la pura soddisfazione di essere di aiuto e di sostegno.
Individualistico: è attratto dal potere, è motivato dalla costante necessità e conseguente ricerca di prestigio, riconoscimento e libertà personale.
Tradizionale: è legato al metodo, viene stimolato da approcci collaudati e tradizionali, si trova a suo agio in sistemi di vita ben definiti.
Prova ora a pensare a te stesso e anche a qualche tuo collaboratore, collega, amico.. riconosci nelle tue azioni (e nelle loro) almeno una o più di queste energie?
Il nostro consiglio è di memorizzare al meglio queste 6 caratteristiche e trovare in te e/o negli altri quelle che ritieni essere in modo più evidende e frequente alla base delle azioni e dei comportamenti agiti.
Se riusciamo a comprendere ciò che motiva le persone sarà più semplice lavorare su queste leve per influenzare positivamente i loro contributi ed ottenere reciproca soddisfazione.
Ricorda inoltre che esistono potenti strumenti di analisi attitudinale in grado di intercettare con estrema precisione il tuo profilo comportamentale e motivazionale.
Comprendere sè stessi aiuta anche a comprendere gli altri e quindi a relazionarsi sempre con consapevolezza delle situazioni e conseguente migliore risultato.
Guarda anche il nostro articolo sulla consapevolezza
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